Tavoli di lavoro

TAVOLO 1 – CHI FA COSA? ATTORI (EXTRARTISTICI) NEL PROCESSI DI PRODUZIONE E GESTIONE

7 febbraio dalle 15.00 alle 17.30
8 febbraio dalle 10.00 alle 13.00

COORDINATORI
Stefano Antonelli, Pietro Maiozzi, Gabriele Solazzi

ESPERIENZE

– Nico Lopez Bruchi, Associazione EDF Crew, con Francesco Mori, Assessore del Comune di Pontedera
– Christian Gangitano, Comunicarearte – Atelier Spazio XPO, Casa degli Artisti, Milano
– Matteo Bidini Street Levels Gallery, Firenze

La sfida è quella della produzione e della gestione dell’arte pubblica nello spazio e nel tempo. Nello spazio cittadino, inteso come naturale habitat di questa forma d’arte, e nel tempo di vita delle opere che ruolo rivestono i cittadini, le istituzioni e i privati?

– È vero che la partecipazione civica è la condizione essenziale per dare valore sociale all’arte urbana, per generare abilitazione, appropriazione e, dunque, cura?
– Qual è il ruolo auspicabile dell’Istituzione? Facilitatrice dei processi oppure arbitro nella valutazione di chi può fare, di cosa si può fare e di dove si può fare?
– In tutto ciò che ruolo può ritagliarsi l’attore privato? Mero finanziatore o moderno mecenate?

Il tavolo affronterà il tema dei distretti della creatività urbana, delle urban art commission e di quelle nuove figure, per esempio i “curatori di quartiere”, che iniziano a palesarsi anche informalmente nei contesti cittadini

È possibile partecipare ai tavoli di lavoro in entrambe le giornate o una singola giornata
L’ingresso è gratuito

ISCRIVITI AL TAVOLO 1

TAVOLO 2 – FARE ARTE IN CITTÀ: DA SFIDA ALL’AUTORITÀ A PRATICA SOCIALE CODIFICATA

7 febbraio dalle 15.00 alle 17.30
8 febbraio dalle 10.00 alle 13.00

COORDINATORI
Valeria Mazzesi, Ledo Prato, Rachele Furfaro

ESPERIENZE

– Cinzia De Felice, Associazione Carte Blanche con Ilaria Bacci, Sindaco di Pomarance
– Associazione Caravan Setup e Assessore Andrea Caprini, Comune di Mantova
– Associazione Indastria e Andrea Bartolamasi, Comune di Modena

Esiste ormai da tempo un ampio dibattito sugli strumenti che dovrebbero facilitare, organizzare e tutelare l’arte pubblica. Nel corso del tempo la partecipazione civica, l’azione istituzionale e il protagonismo privato hanno provato a rispondere a queste esigenze, influenzando i diversi aspetti del “fare arte in città”:
– produttivi (finanziamenti, organizzazione, permessi, riconoscimento)
– sociali (partecipazione, identità, cittadinanza, appartenenza)
– legali (diritti di proprietà, autorizzazioni, degrado, copyright, censura)
– di governance (chi/come fa, chi/come gestisce, chi/come progetta, chi/come usa)

Questo movimento trasversale disegna una dimensione dell’arte pubblica sempre più distante dall’originaria sfida all’autorità (anche nelle sue espressioni più radicali) e sempre più prossima, invece, ad essere pratica riconosciuta a ogni livello. In tal senso, il tavolo proverà a “catalogare” i diversi strumenti e analizzerà nel dettaglio i Regolamenti Comunali, provando a individuare soluzioni possibili e condivisibili da proporre all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

Hanno già aderito:
– Silvia Tarassi, Comune di Milano
– Enzo Colonna, Consigliere Regionale Puglia
– Silvia Pellegrini, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio Regione Puglia
– Alice Cosmai, Collettivo Orticanoodles, Milano

È possibile partecipare ai tavoli di lavoro in entrambe le giornate o una singola giornata
L’ingresso è gratuito

ISCRIVITI AL TAVOLO 2

TAVOLO 3 – DAL QUARTIERE ALLA PIATTAFORMA: CONTESTO, ESITI E SOSTEGNO DELL’ARTE PUBBLICA

7 febbraio dalle 15.00 alle 17.30
8 febbraio dalle 10.00 alle 13.00

COORDINATORI
Claudio Gnessi, Renato Quaglia, Anna Gesualdi

ESPERIENZE

– Linda Cossa ed Elena Donaggio, Avanzi-Sostenibilità per azioni e Joris Jaccarino, Bepart, Milano
– Salvatore Visone, e Scugnizz’ dei Quartieri, Napoli
– Attilio Nicoli Cristiani e Alessandra De Santis, Teatro delle Moire, Milano

L’arte urbana sembra trovare il suo centro di espressione preminente al livello dei quartieri e agisce sempre come agente di trasformazione dello spazio pubblico. Ma questa trasformazione cosa produce? Cittadinanza? Rigenerazione? Riqualificazione? Immaginazione? Cambiamento? Oppure è solo un gioco, serissimo, ma che non impatta il contesto spaziale e simbolico? Se non è un gioco come la si sostiene, come la si promuove? Ci può essere una politica pubblica a sostegno dell’arte urbana? E se sì, quale deve essere il suo contenuto? Si può costruire una “piattaforma” da cui partire per un confronto con Governo, Regioni e Parlamento?

Hanno già aderito:

– Andrea Perini, Made in Corvetto, Milano
– Guido Mannucci, Compagnia La Lucina, Milano

È possibile partecipare ai tavoli di lavoro in entrambe le giornate o una singola giornata
L’ingresso è gratuito

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