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GAI GIOVANI ARTISTI ITALIANI
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COS’È STARTCONF

STRADE / ARTE / TERRITORIO

Startconf è una piattaforma per il confronto e lo scambio dei saperi pratici e teorici che sottendono ai molti diversi sviluppi e orientamenti che, a partire dall’esperienza della street art, hanno determinato una significativa crescita di attività artistiche nello spazio urbano. 

Startconf ha sede ogni anno in una diversa città italiana con lo scopo di far incontrare artisti, curatori, cultural manager, istituzioni, associazioni, ricercatori, imprese, studenti, agitatori culturali per condividere domande e risposte sui temi convocati dai nuovi rapporti emersi tra arte, comunità e territorio. Per sollecitare la riflessione, per definire il quadro d’analisi, per condividere metodi, cercando di far emergere le questioni su cui esercitare un ragionamento collettivo.

L’obiettivo di massima è affrontare le questioni connesse alla definizione, alla rappresentazione, al ruolo, alle funzioni dell’arte nella sua dimensione pubblica per condividere e diffondere conoscenze e competenze attraverso le esperienze realizzate e consentire di costruire una “cassetta degli attrezzi” comune e condivisa e sollecitare sperimentazioni, tenendo conto degli impatti e della scalabilità delle soluzioni proposte.

 

 

FOCUS

L’attenzione di Startconf è focalizzata su quelle pratiche artistiche che hanno come orizzonte pratico lo spazio pubblico urbano con una particolare attenzione per il fenomeno della pittura urbana e le sua capacità di rappresentazione, simbolizzazione collettiva e di cambiamento. L’ecosistema generativo di questo fenomeno ha compiuto 20 anni e ha già maturato una sua tassonomia condivisa delle pratiche. Starconf si propone di indagare e problematizzare le relazioni tradizionali e quelle emergenti tra arte, vita ordinaria e la gestione dei suoi esiti nei vari ambiti coinvolti, con particolare riferimento alla città e alla cittadinanza.

 

 

COME

START affronta il tema sopra descritto con un approccio cognitivo, finalizzato a una comprensione razionale del fenomeno, partendo dalle istanze che esso genera. In tal senso, quindi, le azioni, i casi, le esperienze non saranno né oggetti specifici di indagine, né voci da sgranare nell’ennesima collezione di buone pratiche. Saranno invece oggetti da problematizzare, in modo da far emergere le istanze che possono generare (effetti sulla cittadinanza, dinamiche con l’istituzione, impatti sociali ed economici, modalità espositivo/produttive, relazioni con movimenti e tendenze artistiche etc.). Per tale motivo ogni caso sarà discusso dal punto di vista del processo: il prima (il contesto, la domanda, la necessità da cui è stata mossa l’azione); il durante (cosa è stato fatto e come), il dopo (risultati e processi ha saputo/potuto determinare).

Il centro del dibattito non sono quindi i singoli casi, ma le istanze che generano. Questioni, problemi, dubbi, relazioni e visioni che compongono i cluster tematici che saranno oggetto di trattazione sia nelle plenarie sia nei tavoli.

La Plenaria è un catalogo di esposizioni frontali ad una platea pubblica. Potrà offrire degli interventi di apertura (saluti istituzionali, discorsi di benvenuto etc.) e di chiusura (sintesi operative, call to action etc.). Il cuore della plenaria, però, sono gli interventi dei relatori con cui offrire tesi o ipotesi sugli argomenti del convegno, orientare i tavoli e fornire impulso dialettico. Ogni relatore esporrà un documento da lui prodotto sullo specifico tema in oggetto.

Tavoli sono dei focus group finalizzati alla rappresentazione di un repertorio di domande, che costituiscono le istanze comuni dei partecipanti al tavolo. I tavoli si organizzano quindi a partire da domande che, attraverso la discussione, producono una collezione di risposte particolari che vengono approfondite anche alla luce delle linee guida espresse in plenaria.

Plenarie e tavoli, per come sono concepiti, sono resoconti di esperienze di descrizione/discussione dei temi (domande) che l’evento affronta. Starconf è un’indagine conoscitiva delle istanze che solleva lo statuto pubblico dell’arte in relazione alle dimensioni artistiche che interroga, allo spazio in cui si manifesta (città e quartiere), ai rapporti che genera con la cittadinanza, le istituzioni e i diversi stakeholder locali.

 

 

CHI

Abbiamo parlato dei diversi livelli argomentativi del nostro evento, luoghi del discorso e della discussione che vede protagonisti relatori, facilitatori e partecipanti. Oltre ai facilitatori (referenti dei tavoli e promotori dell’evento) avranno un ruolo essenziale gli ospiti che si distribuiranno a seconda delle esigenze o come relatori delle due plenarie o come partecipanti dei diversi tavoli.

Anzitutto gli artisti, senza cui tutto questo non esisterebbe. Parliamo di figure che hanno influenzato la scena e hanno definito grammatica e sintassi del fare arte urbana, ma hanno anche storie e storia complessa, intrecciata col fare comunità, cittadinanza e pratica sociale.

Le questioni in gioco sono il rapporto tra libertà espressiva e necessità normativa dello spazio pubblico, analisi della committenza, dicotomie tra valore patrimoniale e valore sociale, le strategie generative di senso nello spazio pubblico e dello sviluppo della città etc.

 

 

MODI

 

PLENARIE

È il momento in cui le carte si scoprono. Sia per dare inizio al gioco, sia per terminarlo (momentaneamente). Sono momenti in cui i relatori ci daranno delle direzioni su cui dialogare oppure restituiranno i risultati del dialogo appena avvenuto.

La plenaria iniziale, ha lo scopo di orientare il lavoro sui tavoli che seguiranno, quella finale intende raccontare i risultati del lavoro, dando uno scenario evolutivo per consegnare la discussione al prossimo appuntamento di START.

La partecipazione alle plenarie è aperta a tutti coloro che si sono iscritti ed eventualmente al pubblico fino a esaurimento dei posti (in caso di eventi in presenza).

 

TAVOLI DI LAVORO

Composti da un numero variabile di persone (ospiti, relatori, pubblico) e coordinati dei referenti di tavolo, che svolgono mansioni di coordinamento. In termini operativi i cordinatori gestiranno i turni di parola, garantiranno l’equità di partecipazione e il rispetto del perimetro tematico del tavolo, animeranno il dibattito e orienteranno la discussione verso le necessarie generalizzazioni e, infine, avranno il compito di produrre la relazione finale di plenaria.

I tavoli sono aperti alla partecipazione delle persone iscritte tramite il sito, ai partecipanti alla plenaria e a eventuali ospiti.e studiosi.

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